Memoria
Giorno della Memoria 2024
In occasione del GIORNO DELLA MEMORIA 2024 A.R.C.O. propone per le scuole primarie e secondarie di primo grado, un intervento di circa 2 ore, da concordarsi con i docenti delle classi interessate, sul seguente tema: “IL CIRCO ALTHOFF”, la storia di uno dei più famosi circhi tedeschi e del suo proprietario Adolf Althoff che durante gli anni della seconda guerra mondiale dette rifugio a Irene Danner di religione ebraica ed ai componenti della sua famiglia, salvandoli dalla deportazione.
Per questo motivo nel 1955, insieme alla moglie, è stato riconosciuto “ Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme.
La professoressa Barbara Trevisan ha creato una “fiaba” che legge e interpreta alle classi.
Con i bambini del primo ciclo viene posta l’attenzione sull’importanza del rispetto delle diversità, perché, come disse Adolf Althoff “ ….nella grande famiglia del circo non esistono differenze tra razze e religioni”.
Per i ragazzi più grandi viene approfondito il tema dei “Giusti tra le Nazioni” con un viaggio virtuale, attraverso una presentazione di power point, all’interno dello Yad Washem di Gerusalemme.
Per prenotare gli interventi, contattare Barbara Trevisan cell. 3381480289.
In occasione del GIORNO DELLA MEMORIA 2024, propone per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado il seguente progetto MEMORIE SEPOLTE - STORIE RIEMERSE che è articolato in due parti:
- un viaggio virtuale di conoscenza all'interno dello Yad Vashem l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, istituito nel 1953 con un atto del Parlamento israeliano, con il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria di ognuna delle 6 milioni di vittime per mezzo dei suoi archivi, della biblioteca, della Scuola e dei musei;
- l'adesione da parte, degli alunni delle classi coinvolte, al progetto dello Yad Vashem “I Remember Wall – Il muro del ricordo”. Basterà entrare nel sito del Museo, inserire singolarmente nome e cognome di ogni ragazzo (previa autorizzazione dei genitori) che verrà collegato, in maniera del tutto casuale, al nome e alla storia di una vittima della Shoah, uno dei 6 milioni di ebrei che il Museo cerca di ricordare con un database continuamente aggiornato che ad oggi contiene 4,8 milioni di nomi.
Così quel nome e quel volto appariranno in un gigantesco muro di fotografie per dare la possibilità a tutti di leggere la storia, vedere la foto, diffondere la biografia di una vittima della Shoah. Un muro virtuale che unisce le persone di ogni parte del mondo. Sono oltre 120 mila coloro che si sono iscritti al progetto, principalmente cittadini tedeschi, israeliani, italiani e americani.
Durata del progetto 2 ore a cura della professoressa Barbara Trevisan (recapito telefonico 3381480289).
Giorno della Memoria 2023
27 gennaio 2023, Giorno della Memoria
La Presidente del Consiglio Comunale Loretta Lazzeri che presiede il Comitato della Memoria di Scandicci, assieme alla assessora alla Memoria Claudia Sereni, hanno presentato il programma di appuntamenti cittadini nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2023, organizzati in collaborazione tra Comune, scuole, associazioni, Biblioteca. Il Giorno della Memoria è stato istituito in Italia dalla legge 211 del 2000: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’ – si legge nell’articolo 1 - al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita”.
“Attraverso la storia trasmettiamo valori identitari per l’intera comunità e fondamentali per le nuove generazioni”, dice l’assessora alla Memoria Claudia Sereni, “coltivare e rinnovare la Memoria è il mezzo più potente ed efficace che abbiamo per dare strumenti di consapevolezza ai cittadini, a partire dai giovani, per un futuro in cui siano sempre più rispettate la dignità e i diritti di ogni persona. Lavoriamo per una società sempre più democratica, in cui le diversità e il confronto siano finalmente riconosciuti come ricchezze”.
“Celebrare il Giorno della Memoria serve a rinnovare il ricordo della Shoah, ed è il modo migliore che abbiamo per evitare che quei fatti si ripetano – dice la Presidente del Comitato della Memoria di Scandicci Loretta Lazzeri - l’obiettivo del Comitato della Memoria è di trasmettere le testimonianze, soprattutto ai giovani, è per questo motivo che tutta la città di Scandicci, il Comune, le scuole, le associazioni, il mondo civile si impegnano per vivere al meglio questa giornata”.
Di seguito il programma completo presentato dal Comitato della Memoria.
- Venerdì 27 gennaio 2023 alle 10,30 nell’Auditorium del Centro Rogers (piazza Resistenza), “Memorie sepolte e storie riemerse”, progetto realizzato a cura di Barbara Trevisan, Associazione Arco e le classi terze della scuola secondaria Spinelli di Scandicci, con le scuole secondarie Fermi e Rodari e la partecipazione del Coro delle voci bianche diretto da Lucia De Caro.
- Venerdì 27 gennaio 2023 alle 17 La Biblioteca di Scandicci (via Roma 38/a) “L’ora delle storie”, letture dedicate ai bambini 3-6 anni. Posti limitati, prenotazione consigliata ai numeri 055 7591 860/861/863.
- Sabato 28 gennaio 2023 alle 16,30, presso la Saletta Cna, la presentazione del libro “Ho lasciato l’orologio a Dresda” di Alessandro Mammoli. Saranno presenti, insieme all’autore, il Sindaco Sandro Fallani e Mauro Perini, Presidente provinciale Anei; modera e interviene Renato Romei Presidente Anpi Scandicci.
- Domenica 29 gennaio 2023 alle 21 alla Casa del Popolo di Vingone (via Roma, 166), “Nei lager c’eravamo anche noi: lo sterminio dei triangoli rosa”, ideazione e regia di Gaetano Pacchi.
- Venerdì 10 marzo 2023 alle 18 alla Casa del Popolo Il Ponte (piazza Piave), “1944: Dall’eccidio di Pian d’Albero alla Liberazione di Firenze” con Luigi Remaschi, presidente dell’Anpi del Comune di Bagno a Ripoli. Iniziativa all’interno del ciclo di incontri della Libera Università a cura dell’Auser Scandicci.
Ali di Gru. Silvano Sarti in un racconto per le scuole
Ali di Gru è un breve racconto pensato per avvicinare i giovani ai temi della Resistenza, della Cittadinanza attiva e ai valori della nostra Costituzione, stimolando il dibattito e la riflessione sul loro significato e sulla loro importanza sia storica che attuale. Ali di Gru è un testo semplice ed efficace, scritto con il linguaggio degli adolescenti, in grado di coinvolgere ed emozionare anche coloro che non hanno vissuto in prima persona gli eventi che hanno dato vita al movimento resistente, la cui memoria deve essere costantemente rinnovata. Protagonisti della storia sono gli studenti di una classe superiore che, a poco a poco, scoprono la figura di Silvano Sarti, partigiano-operaio-sindacalista, scomparso nel 2019, delegato sindacale CGIL e presidente dell'ANPI provinciale. Un uomo onesto e generoso che ha dedicato la sua vita alla difesa di quei valori, prodigandosi affinché i contenuti della nostra Costituzione trovassero vera applicazione. Ali di Gru, nelle mani di insegnanti ed educatori, è uno strumento straordinariamente utile e versatile. Età di lettura: da 9 anni.
Giorno della Memoria 2022
Le scuole Rodari e Spinelli incontrano il professor Frediano Sessi
L’Associazione Arco, da sempre attiva a promuovere all’interno delle nostre scuole scandiccesi iniziative volte a sensibilizzare le coscienze di noi ragazzi nei confronti della storia, quest’anno in occasione della Giornata della Memoria ha proposto la lettura del libro “Che Storia! La Seconda Guerra Mondiale” e il successivo incontro con l’autore, il prof. Frediano Sessi.
L’incontro on line è avvenuto il giorno 18 marzo ed è stato emozionante parlare di storia, di libri e di cultura insieme alle classi 3A e 3F della scuola Spinelli e alle classi 3C, 3D e 3G della Rodari.
All’inizio il professore ha analizzato le differenze che ci sono fra l’attuale guerra della Russia contro l’Ucraina e la Seconda Guerra Mondiale. Sbaglia, secondo lui, chi le paragona: quella contro l’Ucraina è una guerra per la conquista di un territorio, quella della Germania si basava sul sentimento della xenofobia, un’avversione generica e indiscriminata nei confronti degli stranieri e per tutto ciò che era straniero. Poi ha delineato uno scenario all’interno del quale collocare gli avvenimenti relativi alla Seconda Guerra Mondiale, in particolare le intenzioni e gli scopi che si era prefissato Hitler e il suo partito. Ci ha parlato anche del suo libro appena uscito “Il bambino scomparso” dedicato alla storia di Luigi Ferri, un bambino di soli 11 anni sopravvissuto alla tragedia della Shoah, che aveva fatto perdere le sue tracce per riuscire a vivere la sua vita dimenticando l’orrore di Auschwitz. Questo racconto a tratti è stato toccante, perché ognuno di noi ha provato ad immedesimarsi in questa triste storia.
Alla fine si è dichiarato pronto a rispondere alle nostre domande sul libro letto, la storia di un amore contrastato dalle Leggi razziali, quello di Felix, un ragazzo ariano e di Edith, una ragazza ebrea che riesce a rifugiarsi in Gran Bretagna, scampando alle deportazioni naziste. Abbiamo potuto ripercorrere le varie fasi del loro amore ostacolato attraverso uno scambio epistolare che, come ci ha spiegato il professore, è stato ricostruito grazie alle letture attente delle lettere autografe scritte da chi quella guerra l’aveva davvero combattuta, conservate in vari archivi.
Le sue risposte sono state esaustive e, anche se l’incontro si è svolto a distanza, è risultato molto coinvolgente ed interessante per noi studenti che stiamo affrontando lo studio di questi importanti argomenti storici.
La Classe 3G
Nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2022, l’ANPI e l’Associazione ARCO di Scandicci propongono la lettura del libro “Che Storia! La seconda guerra mondiale” di Frediano Sessi” ed. EL, destinato alle classi terze delle Scuole Secondarie di primo grado del territorio.
Le tragedie della Seconda Guerra mondiale e della Shoah vengono raccontate in un breve ed agile testo, in cui storia e microstoria s’intrecciano e si dipanano attraverso le lettere di due giovani tedeschi: Felix, arruolato suo malgrado nella Wehrmacht ed Edith costretta a nascondersi e a fuggire perché ebrea.
Un punto di vista originale per leggere la più grande catastrofe del XX secolo che lasciò tante macerie nelle città e negli animi di ognuno dei protagonisti.
Il libro che coniuga il rigore storico con la leggerezza di un linguaggio facilmente comprensibile, offre numerosi piani di lettura, anche grazie alle efficaci immagini di Mauro Mazzara.
Le classi che ne faranno richiesta potranno discutere con l’autore in videoconferenza in data da concordare
Le associazioni ANPI e ARCO sono disponibili per interventi nelle classi.
Saranno consegnate, a carico delle suddette Associazioni, 24 copie del libro da far girare a turno tra i partecipanti alla proposta.
Descrizione
Un libro illustrato per bambini dai 7 anni, per comprendere che cosa è stata la Seconda guerra mondiale. Un libro che parla di storia, perdita, amore.
In mezzo all'orrore della guerra, Edith, ragazza ebrea in fuga da Berlino, e Felix, giovane soldato tedesco, si scrivono lettere attraverso le quali scorre la storia della Seconda guerra mondiale e della sua immane tragedia. Età di lettura: da 7 anni.
Giorno della Memoria 2020
L’Associazione A.R.C.O. di Scandicci
La presentazione del libro di Frediano Sessi, “L’angelo di Auschwitz” ed. Marsilio Specchi, prevista in Biblioteca per il giorno 13 Marzo 2020 alle ore 17, CAUSA EMERGENZA CORONAVIRUS è rimandata a data da destinarsi.
Se crescere vuol dire imparare a scegliere, la giovanissima Mala Zimetbaum si trova ad affrontare ben presto la scelta più drammatica: chi tra le compagne di prigionia ad Auschwitz-Birkenau poter aiutare e chi no, lasciando così aperto per alcune uno spiraglio di speranza. Con il passare dei mesi, la sua propensione a sfruttare la posizione di interprete nel campo, che le consente di fornire aiuto, cibo e assistenza alle altre detenute, si trasforma in una vera e propria azione di resistenza. Per questo la sua figura, sin dall’immediato dopoguerra, ha ispirato ricostruzioni e pellicole cinematografiche. Frediano Sessi tenta di mettere ordine in una vicenda in cui vita vissuta ed eco della leggenda si confondono.
Elio, l'ultimo dei giusti
Giorno della Memoria 2019
L’Associazione A.R.C.O. di Scandicci
presenta con l’autore Daniel Vogelmann
il libro “Piccola autobiografia di mio padre” ed. Giuntina
"Mio padre Schulim mi ha sempre raccontato poco della sua vita, e non solo riguardo alla sua prigionia ad Auschwitz. Certe cose, poi, le ho sapute soltanto molti anni dopo la sua morte, come, per esempio, che c’era anche lui nella lista di Schindler. E io, purtroppo, non gli ho mai chiesto nulla, anche perché è morto quando avevo solo ventisei anni. Qualcosa, però, è giunto miracolosamente fino a me, e così ho scritto questa piccola autobiografia per le mie nipotine. Ma non solo per loro". (Daniel Vogelmann)
Martedì 26 febbraio 2019, ore 17 Auditorium Mario Augusto Martini
La Biblioteca di Scandicci Via Roma 38/A, Scandicci
Giorno della Memoria 2018
Il Comune di Scandicci - Associazione A.R.C.O. di Scandicci presentano Jan Karski - L’uomo che scoprì l’olocausto
“So benissimo che molti non mi crederanno o non riusciranno a credermi e preferiranno pensare che mi sia inventato tutto, che abbia esagerato.”
Mercoledì 7 febbraio 2018, ore 17 Auditorium Mario Augusto Martini La Biblioteca di Scandicci
La Biblioteca di Scandicci Via Roma 38/A, Scandicci 7 febbraio - 10 febbraio 2018 mart./ven.: 9,30-19,30 sabato: 9,30-18,30 visite guidate su prenotazione: Maria Tedesco: 338 2375373 mariatede@alice.it
Un particolare ringraziamento a Lelio Bonaccorso e Susanna Pellegrini per la loro preziosa collaborazione. Pieghevole mostra Karski.
Tavola rotonda "Vero, non vero, quasi vero”
Partendo dalla missione Karski che denunciò invano l’orrore dei campi di sterminio, Sandra Bonsanti e Daniel Vogelmann discuteranno con Raffaele Palumbo del silenzio sulla Shoah durante la guerra e della veridicità dell’informazione oggi.
Perché tanto silenzio intorno alla Shoah durante la seconda guerra mondiale?
Tacere (ignorare) la verità è stato possibile solo nel 1943 o può ancora accadere?
Mercoledì 7 febbraio 2018, ore 17 Auditorium Mario Augusto Martini La Biblioteca di Scandicci
Giorno della Memoria 2017
Mostra Disegna ciò che vedi. Helga Weissovà: da Terezin i disegni di una bambina"
Il Comitato della Memoria del Comune di Scandicci Associazione A.R.C.O. Pro Forma Memoria presentano Disegna ciò che vedi Helga Weissová da Terezin i disegni di una bambina Mercoledì 15 febbraio 2017 - Ore 17 Auditorium Mario Augusto Martini La Biblioteca di Scandicci, alla presenza della curatrice della mostra dott.ssa Roberta Gibertoni
Materiale scaricabile: Giorno della Memoria - Elaborati dei ragazzi della classe IV B della Scuola Primaria G. Marconi di Scandicci sulla Mostra di Elga Weissovà --->
Giorno della Memoria 2016
Venerdì 29 Aprile 2016 ore 10: Scuola Elementare XXV Aprile
Presentazione del libro con l'autore Frediano Sessi: "Ero una bambina ad Aushwitz" Einaudi Ragazzi.
Nell'ottobre del 1940, Elissa, una bambina ebrea che vive a Vienna con la famiglia, è costretta a lasciare la casa per raggiungere, come tanti altri ebrei d'Europa, Varsavia, dove i nazisti rinchiudono tutti gli ebrei nel piccolo quartiere ebraico (il ghetto). Stipati a migliaia nelle vie e nelle case, spesso diroccate, senza servizi igienici e con poco cibo, la loro vita è fin da subito difficile, assillata dalla fame e dal pericolo delle malattie contagiose. I mesi trascorrono nella speranza che la difficile vita nel ghetto finisca. Invece, i nazisti hanno deciso di liberarsi di tutti gli ebrei e di deportarli verso una "destinazione ignota", che per i più fortunati è un campo di lavoro. Eli lavorerà per mesi in una segheria del lager di Starachowice, fino a che non verrà di nuovo deportata, questa volta nell'universo concentrazionario di Auschwitz, dove rivedrà il padre e la madre, accorgendosi che per loro la vita è ormai finita. Il 27 gennaio del 1945 sarà ancora viva quando Auschwitz verrà liberato. Al suo ritorno a Vienna, la piccola Eli cercherà di ricominciare a vivere un'esistenza normale. Età di lettura: da 9 anni.
RIFLESSIONI E PENSIERI SUL LIBRO “ ERO UNA BAMBINA AD AUSHWITZ”
Riflessioni di gruppo
Il libro ci è piaciuto molto, perché in certi momenti ci ha fatto emozionare, riflettere ed immedesimarci nella vicenda di Elissa ,ci ha permesso anche di confrontare la vita di oggi con quella di prima. Elissa ,come ognuno, ha inizialmente degli amici, frequenta la scuola, vive circondata dall’affetto della sua famiglia e possiede tanti giochi e vestiti, ma da un giorno all’altro si ritrova costretta ad abbandonare tutto quello che aveva. Quando arriva nel ghetto, le tolgono tutto, a parte la capacità di sognare a occhi aperti. Elissa non poteva vivere come voleva solo perché era di religione diversa da quella che professavano i tedeschi. I genitori di Elissa sono costretti ad accompagnare la figlia tutti i giorni a scuola per paura delle SS , che avevano diritto di vita e di morte sugli ebrei. La bambina non poteva uscire dal ghetto per andare al luna park come i suoi altri coetanei. La situazione di Elissa peggiora quando viene trasferita nel campo di lavoro dove le vengono rasati i capelli , sostituiti i suoi abiti con dei sacchi di tela , le tolgono il suo nome e lo sostituiscono con un numero tatuato sul braccio. Viene separata dal padre e dalla madre che si ammala di tifo. Secondo noi l’ autore vuole mettere in risalto il coraggio di Elissa quando i tedeschi tentano di annullare la sua persona e lei reagisce con la sua capacità di sognare ad occhi aperti , la speranza di rivedere il suo amico violinista e la sua famiglia.
GRUPPO: Francesca F., Margherita B., Noemi F., Tommaso B., Alessandro A., Enrico B. Classe II D Scuola Media Rodari
Riflessioni di gruppo
Il libro ci è molto piaciuto perché ci fa capire come alcune persone venivano maltrattate quando si trovavano nei campi di concentramento e questa cosa ci ha molto colpito.
Secondo noi è ingiusto che certe persone vengano uccise solo per la loro religione. Durante la lettura ci ha emozionato sapere che bambini innocenti hanno dovuto subire situazioni strazianti come la perdita dei genitori, i lunghi viaggi nei treni, il ghetto, la vergogna e la paura. Purtroppo sappiamo che ancora oggi ci sono delle persone che soffrono per situazioni simili in Siria e in Africa.
Elissa ci ha insegnato ad apprezzare la vita e a non scoraggiarsi mai davanti ai problemi. Per far sì che queste cose non succedano più, è stata istituita la giornata della memoria, che ricorda la shoah e la liberazione degli ebrei da Aushwitz . Noi speriamo che conoscere quello che è accaduto serva perché ciò non si ripeta mai più.
GRUPPO: Giulia S., Elena C., Aurora B., Tommaso C., Henry T., Tommaso G.
Riflessioni di gruppo
Questo libro ci è piaciuto molto perché ci ha aperto gli occhi sulla vita degli internati nei campi di concentramento.
Ci ha insegnato a valorizzare ciò che abbiamo, infatti ogni giorno abbiamo da mangiare in abbondanza, possiamo uscire senza correre pericoli e andare a scuola con libri e quaderni a sufficienza.
Elissa, nei campi vive, molto diversamente da noi, ma è riuscita a superare quest’esperienza scrivendo il suo diario. Svuotava la mente da tutti i pensieri sia belli che brutti, sognando che un giorno lei e la sua famiglia sarebbero tornati a Vienna nella loro casa e pensando che tutto quello che lei stava vivendo sarebbe finito per sempre.
Purtroppo al giorno d’oggi nel mondo ci sono situazioni simili, ad esempio sappiamo che in Libia alcuni bambini vengono costretti a uccidere persone di religione diversa dalla loro.
Per evitare che continuino a succedere queste cose bisogna cercare di essere più solidali gli uni con gli altri e non disprezzare le persone diverse da noi.
Gruppo: Giulia B., Margherita S., Margherita N., Camilla M., Matteo
Riflessioni di gruppo
Il libro ci è piaciuto molto e uno di noi ne ha comprato un altro, dello stesso autore, che si chiama “Ultima fermata Aschwitz”. Durante la lettura del libro ci sono stati molti momenti che ci hanno fatto pensare: uno di questi è quando Elissa è sul treno e la trattano come una bestia.
Se tutti fossimo contenti, in pace e senza rabbia, avendo rispetto per il prossimo, la guerra probabilmente non ci sarebbe. Come potremmo fare? La soluzione migliore è confrontarsi e parlare l’ uno con l’ altro, ricordando sempre l’ accaduto per non commettere lo stesso errore. Le cose che piacciono a noi ed a Elissa sono più o meno le stesse, la differenza è che lei, quando era nei campi di concentramento, non le poteva fare. Pensiamo che quella di Elissa sia l’ esperienza più brutta che possa capitare, perché nessuno deve essere mai maltrattato per ciò che è. Per questo già a scuola dobbiamo imparare a rispettarci tra cristiani, ebrei, buddisti, induisti e musulmani.
Gruppo: Rajesh B., Francesca F., Gabriele P., Ginevra N., Alessandro B.
Riflessioni a livello individuale
Giorno della Memoria 2015
Lunedì 26 Gennaio 2015 in collaborazione con GLI AMICI DEL CABIRIA proiezione dei film:
Sala 1 "The German Doctor" - Regia Lucia Poenzo - Coproduzione Argentina, Francia, Spagna, Germania, Norvegia. 2013.
Trama: ambientato negli anni '60. Un medico tedesconel deserto della Patagonia incontra una famiglia argentina che vuole aprire un hotel sul lago Nahuel Huapi. Il medico conquista la fiducia della mamma e della figlia Lilith, alla quale propone un trattamento medico con infiltrazioni dell'ormone della crescita da lui stesso scoperto. Solo che il medico è il nazista Josef Mengele, ricercato in tutto il mondo dai Servizi Segreti Internazionali.
Sala 2 "Hannah Arendt" - Regia Margharete von Trotta - Coproduzione Germani, Lussemburgo, Francia. 2012.
Trama: scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebrea-tedesca Hannah Arendt nel 1940 trova rifugio negli Stati Uniti. Qui dopo aver lavorato come tutor universitario comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come inviata dal New Yorker in Israele Hannah si ritrova a seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann, da cui prende spunto per scrivere "La banalità del male", un libro che andrà in contro a molte controversie.
Il Comune di Scandicci - l’Associazione A.R.C.O di Scandicci - il Circolo ricreativo Bella Ciao di Giogoli presentano:
La valigia - un racconto in musica, canto e burattini scritto e interpretato da Thomas Jelinek e Enrico Fink.
Mercoledì 4 febbraio 2015, ore 10 - Sala Consiliare del Comune di Scandicci
Lo spettacolo si ispira alla tragica sorte di tanti bambini che negli anni delle persecuzioni razziali dovettero preparare la loro valigia per un viaggio verso mete ignote ed oscure.
Lo spettacolo è rivolto, in particolare, ai ragazzi delle quinte classi elementari e delle terze medie delle scuole di Scandicci.
Giorno della Memoria 2014
"Impariamo dalla Shoah: Strategie educative e ipotesi didattiche"
Destinato ai docenti delle scuole primarie e secondarie di I° e II° grado della Regione Toscana aperto ad Associazioni, Enti, Istituzioni coinvolti nelle celebrazioni del Giorno della Memoria 2014
26 novembre 2013 ore 8.45 – 17.15
Auditorium Scuola Media "Rodari" Via Sassetti 1, Scandicci (FI)
Il seminario "Impariamo dalla Shoah: strategie educative e ipotesi didattiche" è il secondo appuntamento che l'Associazione A.R.C.O. (Associazione Ricerca Cultura Orientamento) ha proposto sul tema della Shoah.
Condotto dai professori: Paola Milani dell'Università di Padova e Roberto Castaldi dell'Istituto S. Anna di Pisa, in qualità di relatori nella sessione plenaria del mattino, e dai professori: Liberanome, Coen e Castaldi coordinatori delle sessioni laboratoriali del pomeriggio.
A conclusione dei lavori è stato rilasciato attestato di frequenza. inf. Tel 3382375373
Motivazioni Programma Scheda di iscrizione Insegnare la Shoah per combattere le pulsioni alla chiusura della nostra società Grafici: scheda valutazione seminario
Giorno della Memoria 2013
Seminario su "La didattica della Shoah"
06 Marzo 2013 - dalle ore 8.30 alle ore 13.30, presso il CRED (Centro Risorse Educative e Didattiche) in via Rialdoli, 126 - Scandicci (Firenze)
L'ampia partecipazione di docenti e di educatori provenienti da molte province toscane ed il loro apprezzamento motivato, ha confermato due idee di fondo del seminario: 1) i docenti hanno un grande bisogno di confrontarsi sui metodi della didattica e sulla loro pratica quotidiana in classe; 2) insegnare la Shoah significa educare contro il pregiudizio, significa attrezzare i futuri cittadini ad individuare i segnali di pericolo per la vita democratica.
Per questi motivi la stragrande maggioranza dei partecipanti si è trovata d'accordo nel voler creare una rete tra le scuole della Toscana, affinché alcune preziose esperienze didattiche non vadano disperse, ma diventino patrimonio di tutti.
L'Associazione A.R.C.O. s'impegna a coordinare questa rete che risponde pienamente al suo scopo fondamentale di promuovere cultura, con particolare riferimento ai valori della solidarietà, della cittadinanza e della convivenza civile.
Introduzione Seminario Programma Seminario Grafici: Scheda valutazione
Microstorie di "coraggio"
27 febbraio 2013, ore 17 - Saletta C.N.A. - Via del 78° Reggimento Lupi di Toscana - Scandicci - Salvatori e salvati a Firenze dopo l'8 settembre 1943 - Racconti di persone semplici che, pur non essendo nate "eroi" hanno saputo fare la scelta giusta al momento giusto: documenti, interviste, testimonianze ...
Il 27 febbraio u.s. a Scandicci presso la sala del CNA è stato presentato il primo risultato della ricerca avviata dall'Associazione A.R.C.O. Microstorie di "coraggio" nell'ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria, promosse dal Tavolo della Memoria del Comune di Scandicci.
La ricerca si snoda attraverso 14 interviste di ebrei scampati alle razzie della persecuzione nazifascista grazie all'aiuto disinteressato di gente semplice che rischiò la propria vita per salvare quella degli altri e che finora è rimasta per lo più ignota o poco nota e si arricchisce con alcuni documenti dell'Archivio storico della Comunità Ebraica di Firenze e con i memoriali di alcuni dei testimoni.
Pur non cadendo nell'equivoco del luogo comune "italiani brava gente", la ricerca mette a fuoco che anche in periodi bui della storia, è possibile fare scelte giuste e responsabili che rimangono esempi di cittadinanza consapevole e di "un livello eccelso di umanità".
La presentazione si è svolta in un clima di grande emozione e partecipazione. I testimoni, gli autori, le personalità intervenute, si sono alternati al microfono senza alcuna formalità gerarchica, al solo scopo di comunicare riflessioni, sensazioni, ricordi.
Dopo gli onori di casa dell'Associazione, del presidente del Consiglio Comunale di Scandicci Fausto Merlotti, è intervenuto il Rabbino di Firenze, Rav Joseph Levi.
E' stata poi la volta degli eredi dei salvatori : Paolo Gigli, figlio di Antonio che negli anni 43/44, aiutò molti partigiani del Mugello e salvò la vita di una famiglia di ebrei proveniente da Trieste, Bruna e Sergio Salvati (oggi residenti rispettivamente a Civitanova Marche e Vittorio Veneto) figli di Lallo Salvati, il carabiniere che non solo si rifiutò di arrestare la famiglia Bemporad, ma rifiutò anche un tentativo di corruzione.
Hanno preso poi la parola i salvati che all'epoca della persecuzione erano generalmente bambini o ragazzi molto giovani, esprimendo la grande soddisfazione di essersela cavata grazie al contributo generoso di persone semplici, a volte sconosciute che seppero fare la scelta giusta al momento giusto.
Tra gli altri ha parlato Ugo Caffaz sia come figlio di un salvato, orgoglioso di essere al mondo grazie ad un pezzo di pane offerto da un contadino di Chiesina Uzzanese in cambio della vita di suo padre, sia come uomo di spicco della Comunità Ebraica di Firenze e delle istituzioni della Regione Toscana, padre ispiratore del Treno della Memoria che ormai da molti anni conduce migliaia di studenti nei campi di sterminio.
Ha concluso la serata l'intervento del Generale Bruno Gemelli dell'Associazione Carabinieri in congedo di Scandicci che ha sottolineato come l'atto eroico di Lallo Salvati s'inscrive perfettamente nella missione dei carabinieri pronti a difendere i diritti dei più deboli.
Giorno della Memoria 2012
26 gennaio - 11 febbraio 2012 - Auditorium Mario Augusto Martini - La Biblioteca di Scandicci
" ... già si alzano delle voci per impietosirsi sulla sorte dei lupi e minimizzare la loro barbarie, chi sa forse domani per negare le loro atrocità.
Per quale aberrazione si può immaginare che la sparizione del Grande Lupo debba determinare automaticamente la sparizione della mostruosità di cui è riuscito ad intridere le menti di milioni di seguaci su tutta la terra? Io comprendo bene che dopo cinque anni di orribili sofferenze, noi aspiriamo tutti al riposo, ma l'avvenire non apparirebbe molto sereno se noi stimassimo l'incubo completamente dissipato ...
... allora ve lo dico, bambini miei, la profezia del Grande Lupo si compirebbe e la Bestia, sebbene morta e abbattuta, sarebbe ugualmente vittoriosa" (Dancette-Zimmermann da "La Bete est morte")
Giorno della memoria 2011
Premessa
L'Associazione A.R.C.O. per il 27 gennaio 2009, in collaborazione con il Comune di Scandicci e A.N.P.I., propose alle scuole e alla cittadinanza la mostra "... Se questo è un bambino..." (disegni e poesie dei bambini di Terezin), non solo come testimonianza dei diritti negati, ma anche e soprattutto, come apertura di un dialogo per costruire percorsi di riflessione sul rispetto della dignità umana e dei diritti di ciascuno e di tutti.
La prima e più efficace risposta è venuta dai più giovani visitatori della mostra: numerosi studenti, infatti, hanno raccontato le loro emozioni", in testi verbali e non verbali che sono poi confluiti in due fascicoli redatti dall'Associazione e consegnati alle scuole.
In occasione del 27 Gennaio 2011 l'Associazione A.R.C.O. ha proposto:
- Stampa, in una nuova veste editoriale, del materiale raccolto
- Consegna del medesimo al Console Onorario della Repubblica Ceca, quale simbolico intermnediario con il Comune di Terezin e il Museo Nazionale Ebraico di Praga
- Mostra dei lavori originali dei ragazzi delle scuole di Scandicci
- Presentazione di due libri.
"La notte è il nostro giorno. Diario di un partigiano ebreo del ghetto di Vilna" di Shmerke Kaczerginski
Mai più parleremo serenamente. Mai più, da nessuna parte. In notti di impenetrabile oscurità, superate le palizzate del ghetto e del campo di concentramento, ci trascinavamo verso i boschi come lupi famelici, per prendere e distruggere. Invidiavamo gli animali che popolavano i verdi paesaggi a noi sconosciuti. Il bosco era divenuto il nostro ideale: una leggenda, un mito avvolto nel verde, penetrato da fasci di luce. E se ci domandassero: come avete fatto a sopravvivere nelle foreste, sotto la pioggia, il fango e il freddo? Come siete riusciti a procurarvi il cibo circondati dall'esercito tedesco, a contatto con una popolazione impaurita? Dove avete dormito nelle gelide notti d'inverno? Dove avete trovato le armi? Chi medicava le vostre ferite? Chi poteva lenire le vostre pene e prendersi cura di voi ebrei, da tutti abbandonati e perseguitati? Riuscivate a trovare almeno tra compagni di lotta, in quei boschi selvaggi, riposo e amicizia? La risposta è semplice: mai più troveremo serenità.
Mai più, da nessuna parte. Tutto aveva un aspetto diverso da lontano. Ma da vicino, quando ne fummo protagonisti, ci accorgemmo di quanto fosse diversa la realtà. Con questo libro vorrei provare a togliere il velo a questo mito. Forse le tante domande troveranno risposta. Mi auguro che la luce, per quanto tetra o debole, possa sorgere dalla macchia misteriosa. Il lettore troverà in queste pagine anche momenti di felicità e di gioia. La gioia della giusta vendetta. Ma soprattutto potrà capire quanto sia stata infernale la vita dei partigiani ebrei. Dovrà percorrere lo stesso cammino, un cammino difficile, a volte penoso, che parte dall'inferno.
Shmerke Kaczerginski
Tale testo è stato presentato alla Biblioteca di Scandicci da Wlodek Goldkorn, giornalista responsabile del Settore Cultura dell'Espresso
Giorno della Memoria 2010
Dimenticare? Non si può
Gli alunni delle scuole dell'obbligo di Scandicci raccontano le loro emozioni sulla mostra dello scorso anno. Poesie - Riflessioni - Lettere.
"Sono stato un numero" di Roberto Riccardi
Prefazione
Questa storia si è scritta da sola. Abitava a rnezz'ra di strada da me, nei ricordi di un uomo, si è trasferita in un computer e ora rivive in un fascio di pagine. E' una storia vera, triste come la Shoà, bella come il cuore dei suoi personaggi.
Questo libro ha scritto la vita di Alberto Sed, che nel 1944 ad Auschwitz diventò soltanto un numero: A-5491. Grazie a un tatuaggio sul braccio, credevano che in un lampo la sua identità sarebbe stata cancellata: con il nome il suo passato, gli affetti, la coscienza e la dignità, l'esistenza di Alberto dimostra quanto quel pensiero fosse sbagliato. A distanza di oltre sessant'anni, le pagine che seguono ci rendono tutto di lui: passato, affetti, coscienza e dignità. E qualcosa, anche, dei milioni di persone le cui storie non leggeremo mai.
Il lavoro svolto si basa sulla testimonianza del protagonista della vicenda, che racconta in prima persona e sui documenti in suo possesso, con minime licenze dettate dalla esigenza di dare vivacità al racconto.
Lo dedico alle vittime della Shoà e degli altri orrori commessi dall'uomo. A voi, i loro cari, esprimo la più sincera partecipazione al dolore sofferto. E' il mio cordoglio come se ogni delitto fosse avvenuto ieri. Non è ciò che sentite, nel vostro cuore?
Tale testo, alla presenza dell'autore, è stato presentato presso l'Auditorium della Scuola Media Rodari. R.R
Giorno della Memoria 2009
... Se questo è un bambino ...
La mostra espone riproduzioni di disegni e poesie dei bambini internati nel ghetto-lager di Terezin, a testimonianza dei diritti negati, la cui memoria è importante non solo nel giorno istituzionale del 27 gennaioo, ma anche "oltre".
In quest'ottica la mostra vuole muoversi su due piani:
- memorio di ciò che è stato affinchè non accada mai più
- promozione di una sempre maggiore consapevolezza dei diritti del bambino secondo la definizione della convenzione di New York del 1989, che quest'anno compie 20 anni (1989 - 2009).
Non solo una mostra, dunque, ma anche l'apertura di un dialogo per costruire insieme un sempre più efficace rispetto della dignità umana e dei diritti di ciascun e di tutti.
Mostra di disegni e poesie dei bambini di Terezin - 23 Gennaio - 07 Febbraio 2009 [Clicca sul Pieghevole].
Poesie e disegni dei bambini di Terezin - Testimonianze di bambini dai lager.